Sono trascorsi 3 anni da quando l’Europa ha voluto introdurre la trasparenza di costi e commissioni di Banche e reti di vendita, con lo scopo di rendere partecipe i risparmiatori del reale esborso sostenuto per i loro investimenti, utilizzando informazioni chiare e corrette, non fuorvianti.
La richiesta europea in Italia (pese fortemente bancocentrico) è stata disciplinata da CONSOB, la quale gli ha dato adeguata forma e seguito, tenendo presente che Banche e Reti di vendita, attraverso le loro associazioni, hanno mitigato gli intenti europei, rinunciando quindi all’ambizioso obiettivo di realizzare una pietra miliare a beneficio del cittadino risparmiatore, che da sempre sostiene economicamente il sistema finanziario nazionale.
A questo proposito il sole 24ore ha pubblicato un’indagine sull’argomento, facendo emergere quelle contraddizioni che ci distanziano dall’Europa. Il principio di trasparenza infatti, quando viene espresso nel nostro paese assume un significato diverso, pressoché aleatorio.
Proprio dove è richiesta la massima trasparenza e l’uniformità dei prospetti informativi, per rendere Banche e Servizi facilmente comparabili tra i diversi fornitori, assistiamo invece ad un pot-pourri di prospetti, tabelle e dati differenti tra tutti gli attori, in grado di annullare qualsiasi efficacia.
Per completare il quadro possiamo aggiungere che, salvo pochissime eccezioni, i prospetti sono “annegati” in un mare di carta colorata con grafici, pubblicità ed informazioni superficiali, che rendono ancora più difficile individuare le informazioni utili.
In questa tabella predisposta dal sole24ore, possiamo vedere quali siano le informazioni rilasciate da 9 intermediari (gli unici disponibili tra i tanti). Appare evidente che Banche e reti di vendita attraverso l’invio di questa documentazione cercano di soddisfare i requisiti minimi predisposti dall’Europa, senza minimamente preoccuparsi di mandare segnali chiari ai propri clienti. Ogni singolo operatore restituisce ai propri clienti informazioni diverse, difficilmente comparabili tra di loro ed inserite all’interno di relazioni composte anche da decine di pagine.