In Italia la partecipazione alla pensione integrativa è ancora bassa rispetto al resto d’Europa e dei quasi 9 milioni di fondi pensione collocati in Italia, la maggior parte di questi sono rappresentati da PIP, cioè fondi pensione erogati dalle compagnie assicurative, che ogni anno raccolgono milioni di euro in commissioni.
Il più delle volte chi sottoscrive un fondo pensione non è in grado di valutare autonomamente le varie alternative presenti sul mercato e finisce per affidarsi al consulente “di fiducia”, che per ovvi motivi spesso omette i costi del prodotto che sta vendendo.
Tra i costi del fondo pensione troviamo quelli da sostenere nella fase di accumulo, cioè i caricamenti che la società tratterrà per ogni versamento effettuato, insieme al costo annuo di gestione e che varia a seconda della linea di investimento.
A questi si aggiungono i costi “eventuali”, da sostenere solo in determinati casi ed i costi da sostenere nella fase di erogazione, cioè quando il sottoscrittore chiederà la conversione del fondo pensione in rendita.
I costi dei fondi pensione sono facilmente consultabili nell’apposita “scheda dei costi” che dovrebbe essere consegnata al cliente insieme al prospetto informativo prima della sottoscrizione del fondo, cosa che invece spesso non viene fatta.
Col fine di capire quanto i costi possono incidere sul rendimento, prendiamo ad esempio due dei tantissimi fondi pensione collocati in Italia.
Il primo prodotto è “ALLEATA PREVIDENZA”, un PIP di Alleanza Assicurazioni, una delle principali compagnie assicurative italiane.
Nel prospetto informativo troviamo un costo del 4% trattenuto direttamente da ogni versamento effettuato fino alla scadenza del fondo e per le adesioni fino a Febbraio 2020 il costo era addirittura del 4,5%.
I costi di gestione invece, trattenuti tutti gli anni, vanno dall’1,5% per la linea garantita all’1,90% per linea azionaria. Mentre in fase di erogazione il costo varia dall’1,90% all’1,35% in base al frazionamento scelto.
Queste caratteristiche rendono ALLEATA PREVIDENZA uno dei prodotti più cari del mercato, come si nota anche da un apposito specchietto che si trova nel prospetto informativo pubblicato da Alleanza.
Molti di voi si staranno chiedendo se maggiori costi si traducono in un maggiore guadagno.
Sappiate che così non è, al contrario i costi eccessivi nel lungo termine erodono sensibilmente il rendimento.
Nel seguente grafico potete osservare l’andamento della linea azionaria, la più remunerativa ed allo stesso tempo la più costosa, confrontato con un fondo pensione simile che presenta però costi molto più bassi:
Come potete notare la differenza di rendimento è altissima, ciò avviene principalmente a causa dai costi che la compagnia applica al capitale versato.
Vediamo adesso il secondo esempio: TAX BENEFIT, Fondo Pensione Aperto collocato da Mediolaum.
Anche in questo caso i costi sono altissimi: il prospetto informativo riporta un costo di caricamento del 3% ed il costo di gestione sfiora addirittura il 3% per la linea azionaria.
Anche in questo caso ci troviamo davanti ad uno dei prodotti più costosi del mercato ed anche qui i costi non trovano giustificazione nelle performance, come potete notare dal seguente grafico.
Se volete sapere quanto costa il vostro fondo pensione, vi invito ad andare sul sito della COVIP, l’autorità che vigila sui fondi pensione, qui è possibile trovare un elenco aggiornato della scheda dei costi di tutti i fondi pensione collocati in Italia.
Clicca al link di seguito e digita il nome del tuo fondo pensione:
Un altro importante aspetto da considerare è la scelta di una linea di investimento adeguata all’età del cliente. Tutti i prodotti prevedono diverse linee che vanno dalla garantita a quella azionaria.
E’ preferibile optare per la linea azionaria o quella bilanciata nei primi anni di investimento, in modo da massimizzare i guadagni, con l’avvicinarsi dell’età pensionabile è invece preferibile spostarsi su una linea più prudente, in modo da consolidare i rendimenti ottenuti e mettere al riparo il capitale investito in vista della liquidazione del fondo.
Chi propone i fondi pensione spesso non informa i propri clienti dell’importanza di scegliere una linea di investimento adeguata, finendo per proporre la linea garantita o un’altra linea particolarmente prudente pur di vendere il prodotto.
Purtroppo il sottoscrittore si accorgerà di aver fatto la scelta sbagliata solo quando ormai sarà troppo tardi, in quel momento si renderà conto che il rendimento ottenuto nel tempo sarà stato di gran lunga inferiore al rendimento che avrebbe potuto ottenere dal mercato, oltre a scoprire che i costi del prodotto sottoscritto avranno eroso buona parte dei guadagni.
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