SAI QUANTO STAI PAGANDO PER I TUOI INVESTIMENTI? Ti spiego come scoprirlo!

Che tu abbia acquistato un fondo comune di investimento, una polizza o qualsiasi altro prodotto proposto dalla tua banca, sappi che stai pagando delle commissioni. Anche quando credi di non pagare la consulenza o di aver acquistato un prodotto “privo di costi”, in realtà stai pagando dei costi impliciti, o per meglio dire “nascosti”. E in realtà è la banca stessa a comunicartelo…solo a posteriori! Lo so, sembra un controsenso, tra un attimo ti sarà tutto più chiaro. Prima però faccio una doverosa premessa: tutti i prodotti di investimento presentano dei costi, alcuni al momento della sottoscrizione, altri in uscita, altri ancora in entrambi i casi. Oltre a questi dobbiamo considerare i costi di gestione, quelli che non si vedono, ma ci sono, perché diluiti nel tempo e detratti direttamente dal capitale dei prodotti in cui hai investito. E sappi che molto spesso tali costi superano il 3% annuo, un vero e proprio furto a danno dei risparmiatori! Ecco un estratto dell’ultima indagine sui costi condotta da Mediobanca: Cosa sono questi costi? Costi di amministrazione del prodotto, costi che il prodotto sostiene per acquistare o vendere i titoli, eventuali commissioni di performance, costi di assicurazione per i prodotti assicurativi e cosi via! Ma la maggior parte dei costi sono sostenuti per remunerare le banche o le reti che distribuiscono i prodotti di investimento ed è proprio per questo che spesso vengono omessi, perchè molti temono che la loro “esplicitazione” possa mettere in crisi il rapporto col cliente o far perdere la vendita. I costi sono chiaramente visibili nei fogli informativi e nel KID, il documento che il consulente dovrebbe consegnarti quando ti propone un investimento. Esatto proprio quel cumulo di fogli che non hai mai letto perchè “mi fido”! Se ti stai chiedendo come scoprire quanto stai pagando, la risposta si trova nel “rendiconto dei costi e degli oneri”. Di cosa si tratta? Del rendiconto che la direttiva MIFID 2 ha reso obbligatorio e serve per scoprire tutti i costi che hai sostenuto nell’anno solare precedente. Ecco un esempio: In questo specifico caso il cliente ha pagato il 3,33% annuo, pari a € 7.561,33, su un patrimonio di circa € 230.000 Tutte le banche e reti presso cui hai fatto investimenti devono consegnarti il prospetto, in modalità cartacea oppure in digitale tramite la tua Home Banking. Se non lo hanno ancora fatto, richiedilo tu! Vuoi scoprire come risparmiare fino all’80% dei costi riportati nel rendiconto? Richiedi ora la tua analisi gratuita di portafoglio cliccando qui! Family Office Italia Il tuo consulente Indipendente!
3 TRUCCHI CHE LE BANCHE USANO COI CLIENTI

Oggi ti svelerò 3 trucchi che banche e reti utilizzano per far salire i costi a carico dei clienti. Questi escamotage di solito sfruttano le scarse competenze finanziarie della clientela e la fiducia che questa ripone verso i propri consulenti, per spingerla verso comportamenti improduttivi o rischiosi. 1 – La diversificazione eccessiva Uno dei principali problemi che un risparmiatore deve considerare al momento delle sue scelte di investimento è quello della diversificazione del portafoglio. Sappiamo che non è saggio “mettere tutte le uova in un solo paniere”, perché in caso di difficoltà di un solo emittente, o di crisi di un solo settore o di un solo Paese, la probabilità di perdere il capitale investito è elevata. È sempre meglio dividere il capitale investito su più strumenti di investimento, diminuendo così la concentrazione del portafoglio e di conseguenza il rischio. Attenzione però! Perché un’ eccessiva frammentazione del portafoglio non garantisce un’adeguata diversificazione e finisce soltanto per far esplodere i costi che i clienti sostengono, sia in fase di sottoscrizione che in fase di uscita. Spesso i consulenti propongono una serie di strumenti con nomi diversi e accattivanti (es. megatrend, millennials, ecc.) ma che sono molto simili tra loro, pur di riuscire a vendere più prodotti e generare maggiori commissioni per la banca. Ecco un esempio di portafoglio eccessivamente frammentato: (oltre 40 prodotti all’interno dello stesso portafoglio, di questi molti sono simili tra loro.) 2 – I prodotti più costosi Il secondo trucco, che viene usato per guadagnare più commissioni, è quello di proporre i prodotti più costosi. Tutte le banche e le reti hanno un gamma di prodotti piuttosto ampia, che spazia tra prodotti “della casa”, prodotti di partner commerciali e prodotti liberamente acquistabili sui mercati finanziari. Un po’ come accade in farmacia, dove si può scegliere tra un farmaco “di marca” ed un farmaco equivalente o “generico”. Non è un segreto che la banca voglia guadagnare il più possibile dall’attività di vendita, purtroppo molti clienti non sono consapevoli di questo perché credono che la banca sia lì per fare i loro interessi. E quando il consulente si trova a dover scegliere tra proporre un ottimo prodotto reperibile sul mercato ed uno “della casa” o di un partner commerciale, nella maggior parte dei casi opterà per questi ultimi, con la scusa che “è il prodotto migliore che c’è”. Questo accade perché il primo presenta costi bassi e di conseguenza margini di guadagno ridotti per la banca o il consulente stesso, al contrario i prodotti più costosi porteranno un profitto maggiore. Tutto ciò a scapito del povero cliente che, senza rendersene conto, starà pagando molto più del dovuto e guadando molto meno del dovuto. Ecco un esempio di quanto i costi possano incidere sul rendimento: (oltre il 23% in meno in 7 anni, a causa dell’elevato costo degli strumenti pari al 3% annuo.) 3 – Le compravendite troppo frequenti Il terzo trucco, non per importanza, è quello di movimentare frequentemente i portafogli dei clienti. Sappiamo benissimo che i mercati finanziari sono in continua evoluzione e per questo vanno “cavalcati”, per questo motivo può capitare di vendere alcuni dei titoli in portafoglio per comprarne degli altri. Questo tipo di operatività, se fatta nel modo giusto e senza alcun secondo fine, è cosa buona e giusta. Purtroppo molto spesso i consulenti bancari spingono i clienti a movimentare il portafoglio anche quando non è strettamente necessario, obbligandoli a vendere prodotti sui quali hanno già pagato costi di ingresso, per farne pagare altri sui nuovi prodotti che sottoscriveranno. È prassi motivare questa operatività con frasi del tipo: “stai già guadagnando tot%, cambiamo investimento”, oppure “quest’altro prodotto è migliore” e cose di questo tipo. L’ignaro cliente si renderà conto di essere stato vittima del suo consulente “di fiducia” quando sarà ormai troppo tardi, in altri casi continuerà a credere che tutto questo viene fatto nel suo interesse. Gli escamotage che abbiamo appena visto possono essere facilmente rilevati con l’aiuto di un consulente indipendente, cioè un consulente che non lavora per alcuna banca o rete e lavora invece nel solo ed esclusivo interesse del cliente. Vuoi scoprire se anche il tuo consulente adotta questi trucchi? Contattami per un check-up gratuito! Il tuo consulente indipendente. Family office italia Contattaci per un check-up gratuito!
CRISI UCRAINA: COME PROTEGGERE IL TUO PATRIMONIO IN QUESTO MOMENTO

1) Mantenere la calma Il primo consiglio che ti diamo è quello di non farti spaventare dai forti ribassi che si vedono sulle Borse, in questi giorni infatti la paura causata dall’alta volatilità potrebbe farti compiere scelte sbagliate, importante mantenere la calma e ragionare in modo analitico rispetto allo scenario macroeconomico. Ricorda però che in certe occasioni bisogna anche valutare l’uscita da alcuni mercati che potrebbero subire pesanti ripercussioni a lungo termine dallo scenario che si sta creando. Questa opzione purtroppo spesso non viene percorsa dai promotori finanziari e dalle stesse banche perché i loro guadagni derivano esclusivamente dalla tua quota di capitale investito, la liquidità per loro non è redditizia. 2) Avere sempre una buona diversificazione dei propri investimenti Quante volte avrai sentito parlare di diversificazione? Proprio in situazioni di stress come quella che stiamo vivendo si vedono gli effetti di una buona diversificazione. Di fondamentale importanza è la presenza di Oro e di Dollari nel proprio portafoglio, strumenti considerati da sempre beni rifugio e che in questi giorni stanno mostrando un comportamento di tutto rispetto soprattutto se confrontati con i mercati azionari. L’oro come puoi vedere dal seguente grafico è arrivato a guadagnare anche il 10% in pochi giorni, coprendo abbondantemente quelle che sono state le perdite dei mercati azionari. Proprio dal punto di vista azionario invece, aver concentrati i propri investimenti in poco nazioni potrebbe rivelarsi svantaggioso, basti pensare alla stessa Borsa Russa che in poche sedute è arrivata a perdere ben oltre il 50%, uno scenario a dir poco apocalittico. Tuttavia se avessimo avuto una bella diversificazione globale chiaramente il peso della perdita del mercato russo avrebbe una rilevanza chiaramente marginale. 3) Avere liquidità da poter utilizzare Uno strumento fondamentale ma che a molti operatori del risparmio non piace come accennavo precedentemente è proprio la liquidità, in queste situazioni spesso questo strumento si rivela quello con maggiore potenzialità. La liquidità infatti ci permette di poter investire in queste situazioni molto particolari e per fortuna poco frequenti, in azioni e in mercati che presentano valutazioni molto interessanti oltre che a fornirci quella dose di sicurezza che solo i soldi sul conto corrente possono garantirci. Un ottimo modo per poter impiegare la liquidità è quella degli acquisti ricorrenti, infatti così facendo ci mettiamo nella condizione di poter mediare il prezzo e il rischio, oltre che non utilizzare tutto le disponibilità in un singolo momento con il rischio di avere sbagliato nelle tempistiche. 4) Non farsi tentare dall’investire a ribasso (solo per professionisti) Quando viviamo crolli di mercati bruschi, molti investitori improvvisati sono tentati dal voler investire a ribasso per poter trarre profitto. Purtroppo gli strumenti che permettono di fare operazioni di questo tipo sono molto complessi e a volte ci si ritrova con brutte sorprese, proprio per questo è meglio lasciarli utilizzare a chi è consapevole di quello che sta facendo piuttosto che improvvisarsi. Per farti avere un’idea di quello a cui potresti andare incontro nello scommettere a ribasso sul petrolio o il gas naturale dato che sono a prezzi molto elevati, guarda il seguente grafico che mostra l’andamento di uno strumento che permette di investire sul ribasso del petrolio. Come vedi la possibilità di perdere molti soldi è concreta e soprattutto può essere anche molto rapida, meglio starne alla larga! 5) Avere un vero professionista indipendente al proprio fianco L’ultimo consiglio, ma l’unico che ti permette di avere tutti i consigli precedentemente citati insieme, è quello di farsi seguire da un professionista, specialmente in situazioni come queste potrai davvero capire qual è il valore che ti può offrire, le tutele e i migliori consigli per proteggere e far crescere il tuo patrimonio. Indipendente è meglio perché potrà sempre garantirti l’accesso alle migliori opportunità che i mercati offrono senza che la banca e l’assicurazione influenzino con logiche di vendita i suoi consigli, potrà sfruttare al meglio la tua liquidità potendo investire in qualunque mercato e prodotto finanziario. CONTATTACI PER UN ‘ANALISI GRATUITA!
QUELLO CHE NON TI DICONO SUI FONDI PENSIONE

In Italia la partecipazione alla pensione integrativa è ancora bassa rispetto al resto d’Europa e dei quasi 9 milioni di fondi pensione collocati in Italia, la maggior parte di questi sono rappresentati da PIP, cioè fondi pensione erogati dalle compagnie assicurative, che ogni anno raccolgono milioni di euro in commissioni. Il più delle volte chi sottoscrive un fondo pensione non è in grado di valutare autonomamente le varie alternative presenti sul mercato e finisce per affidarsi al consulente “di fiducia”, che per ovvi motivi spesso omette i costi del prodotto che sta vendendo. Tra i costi del fondo pensione troviamo quelli da sostenere nella fase di accumulo, cioè i caricamenti che la società tratterrà per ogni versamento effettuato, insieme al costo annuo di gestione e che varia a seconda della linea di investimento. A questi si aggiungono i costi “eventuali”, da sostenere solo in determinati casi ed i costi da sostenere nella fase di erogazione, cioè quando il sottoscrittore chiederà la conversione del fondo pensione in rendita. I costi dei fondi pensione sono facilmente consultabili nell’apposita “scheda dei costi” che dovrebbe essere consegnata al cliente insieme al prospetto informativo prima della sottoscrizione del fondo, cosa che invece spesso non viene fatta. Col fine di capire quanto i costi possono incidere sul rendimento, prendiamo ad esempio due dei tantissimi fondi pensione collocati in Italia. Il primo prodotto è “ALLEATA PREVIDENZA”, un PIP di Alleanza Assicurazioni, una delle principali compagnie assicurative italiane. Nel prospetto informativo troviamo un costo del 4% trattenuto direttamente da ogni versamento effettuato fino alla scadenza del fondo e per le adesioni fino a Febbraio 2020 il costo era addirittura del 4,5%. I costi di gestione invece, trattenuti tutti gli anni, vanno dall’1,5% per la linea garantita all’1,90% per linea azionaria. Mentre in fase di erogazione il costo varia dall’1,90% all’1,35% in base al frazionamento scelto. Queste caratteristiche rendono ALLEATA PREVIDENZA uno dei prodotti più cari del mercato, come si nota anche da un apposito specchietto che si trova nel prospetto informativo pubblicato da Alleanza. Molti di voi si staranno chiedendo se maggiori costi si traducono in un maggiore guadagno. Sappiate che così non è, al contrario i costi eccessivi nel lungo termine erodono sensibilmente il rendimento. Nel seguente grafico potete osservare l’andamento della linea azionaria, la più remunerativa ed allo stesso tempo la più costosa, confrontato con un fondo pensione simile che presenta però costi molto più bassi: Come potete notare la differenza di rendimento è altissima, ciò avviene principalmente a causa dai costi che la compagnia applica al capitale versato. Vediamo adesso il secondo esempio: TAX BENEFIT, Fondo Pensione Aperto collocato da Mediolaum. Anche in questo caso i costi sono altissimi: il prospetto informativo riporta un costo di caricamento del 3% ed il costo di gestione sfiora addirittura il 3% per la linea azionaria. Anche in questo caso ci troviamo davanti ad uno dei prodotti più costosi del mercato ed anche qui i costi non trovano giustificazione nelle performance, come potete notare dal seguente grafico. Se volete sapere quanto costa il vostro fondo pensione, vi invito ad andare sul sito della COVIP, l’autorità che vigila sui fondi pensione, qui è possibile trovare un elenco aggiornato della scheda dei costi di tutti i fondi pensione collocati in Italia. Clicca al link di seguito e digita il nome del tuo fondo pensione: https://www.covip.it/per-gli-operatori/fondi-pensione/costi-e-rendimenti-dei-fondi-pensione/elenco-schede-costi Un altro importante aspetto da considerare è la scelta di una linea di investimento adeguata all’età del cliente. Tutti i prodotti prevedono diverse linee che vanno dalla garantita a quella azionaria. E’ preferibile optare per la linea azionaria o quella bilanciata nei primi anni di investimento, in modo da massimizzare i guadagni, con l’avvicinarsi dell’età pensionabile è invece preferibile spostarsi su una linea più prudente, in modo da consolidare i rendimenti ottenuti e mettere al riparo il capitale investito in vista della liquidazione del fondo. Chi propone i fondi pensione spesso non informa i propri clienti dell’importanza di scegliere una linea di investimento adeguata, finendo per proporre la linea garantita o un’altra linea particolarmente prudente pur di vendere il prodotto. Purtroppo il sottoscrittore si accorgerà di aver fatto la scelta sbagliata solo quando ormai sarà troppo tardi, in quel momento si renderà conto che il rendimento ottenuto nel tempo sarà stato di gran lunga inferiore al rendimento che avrebbe potuto ottenere dal mercato, oltre a scoprire che i costi del prodotto sottoscritto avranno eroso buona parte dei guadagni. Se volete ottenere la vostra Consulenza Previdenziale Gratuita, cliccate al link che segue: https://www.familyofficeitalia.it/analisi_gratuita/
IL 2021 DEI MERCATI: QUALI TREND SONO EMERSI?

Il 2021 è stato un anno ricco di avvenimenti, in cui la pandemia ha continuato a influenzare gli andamenti di mercato, generando momenti di depressione, alta volatilità di alcuni asset e tensioni economiche. Tutto questo ha creato confusione e timore nei non esperti. Ma anche in questo scenario sono emersi dei trend che, se opportunamente intercettati, hanno permesso la creazione di valore. Trend is your friend! Così recita un aforisma molto diffuso nei mercati azionari. Ciò è particolarmente vero se disponi di una pianificazione e una strategia per la gestione del tuo Patrimonio. Infatti per intercettare un trend e trarne dei profitti è necessario disporre di una strategia, di strumenti di analisi e controllo e di una consolidata esperienza. CLICCA QUI E SCOPRI I NOSTRI SERVIZI Affidarsi a gestori del risparmio e promotori inesperti o in conflitto con i tuoi interessi, potrebbe causarti delle perdite patrimoniali o mancati guadagni, sopratutto in anni particolarmente complessi come quello appena trascorso. Come? Sei curioso di scoprire se hai intercettato i principali trend del 2021? Allora continua a leggere perché elencheremo di seguito quelli che a Nostro avviso sono stati i più rilevanti. .Mercati azionari Sicuramente rilevante è stata la crescita dei mercati azionari dei Paesi Sviluppati. Durante l’anno appena concluso si sono susseguiti massimi giorno dopo giorno, realizzando rendimenti superiori al 30%, impensabili nei mesi passati. Lo stesso tuttavia non si può dire per i mercati dei Paesi Emergenti che, a causa di dinamiche spesso interne, in particolare legate alla Cina, sono stati generalmente piatti. Come vediamo di seguito, durante il corso dell’anno non si è attestato un vero e proprio trend infatti il mercato è rimasto laterale facendo segnare però una performance di circa il 7%. .Inflazione e obbligazioni “È un buon momento per la Fed per ritirare la definizione ‘transitoria’ per l’inflazione” J. Powel – Presidente FED Livelli d’inflazione come quelli registrati a fine 2021 in USA e nell’Eurozona sono stati del tutto eccezionali ed è da diverso tempo che non si verificavano. Il perdurare della pandemia ha generato delle interruzioni nelle catene di fornitura di tantissime aziende di tutto il mondo (supply chain), creando delle difficoltà dal lato dell’offerta. Inoltre il Covid ha reso più costoso produrre determinati beni e servizi (si pensi ad esempio alle compagnie aeree). Questo unito agli stimoli alla domanda perpetrati da quasi tutti i paesi occidentali per sostenere l’economia durante questa difficile congiuntura, ha determinato un aumento dei prezzi al consumo (CPI) Ok ma cosa centra l’inflazione con il mio patrimonio? Intuitivamente un’impennata inflazionistica di medio – lungo periodo, determina una diminuzione del tuo potere di acquisto. Ma ciò è vero, se è solo se, il rendimento dei tuoi investimenti è inferiore al tasso di inflazione. Quando questo avvenimento si verifica, i tuoi investimenti registrano dei rendimenti reali negativi, ovvero una svalutazione. Questo generalmente accade se: Gran parte o tutto il tuo patrimonio non è investito (magari è fermo in un conto corrente). Hai investito in strumenti finanziari (tipicamente obbligazioni) il cui rendimento rimane fisso fino alla scadenza.Per offrirti un esempio, questo è il caso dei BTP futura, il cui rendimento reale, ovvero rapportato all’inflazione, è stato analizzato in questo video: Al momento non sappiamo quanto durerà questo aumento dei prezzi e probabilmente avrà esiti differenti nei vari paesi. Per tale ragione è bene tenerne conto durante la pianificazione dei tuoi investimenti, altrimenti potresti subire perdite in termini reali. Il tuo consulente ti ha mai parlato di inflazione? Sai che esistono titoli che riescono a coprirti dall’inflazione ? Scopri di più! .Bitcoin e Criptovalute Le Criptovalute hanno visto incrementare notevolmente il proprio valore durante il 2021 seppur con notevoli differenze. In particolare il rendimento di Bitcoin quest’anno è stato sottotono rispetto agli anni passati ed inferiore rispetto a quello di altre Criptovalute. In molti cominciano considerare le Criptovalute come bene rifugio, nonostante la loro elevata volatilità. La valutazione sottostante questa affermazione, risiede nella considerazione che le variabili tipiche della economia reale, non influenzano questi asset, essendo totalmente avulsi da tali dinamiche. Sicuramente il rialzo che ha caratterizzato il 2021 è stato innescato da alcuni investitori istituzionali, che hanno iniziato ad inserire all’interno dei loro portafogli tali Criptovalute. Questi strumenti utilizzati con cautela e competenza, possono contribuire ad una diversificazione di portafoglio. IL TUO CONSULENTE TI HA MAI PARLATO DI DIVERSIFICAZIONE? CONTATTACI ! .Oro e materie prime In tutto il 2021 vi è stato un aumento consistenze dei prezzi di quasi tutte le materie prime (commodities). Traino di questo aumento di valore è stato il comparto energetico, unito ad alcuni minerali e metalli come Rame e Uranio. Forte performer nelle fasi di debolezza economica, l’Oro non ha mostrato un particolare apprezzamento, apprezzandosi di circa il 4% nell’anno appena trascorso. Rimane comunque un ottimo strumento per diversificare i tuoi investimenti, grazie anche all’elevata liquidità di questo asset. Inoltre, a differenza di altri strumenti finanziari, l’Oro viene utilizzato anche a livello industriale (ad esempio per creare gioielli) e questo ne conferisce una ulteriore stabilità. SCOPRI COME INVESTIRE IN ORO: .E le valute? Anche il mercato valutario ha avuto performance del tutto eccezionali durante il 2021. Protagonista il Dollaro che si è rafforzato durante tutto il 2021. Pensa che se ad inizio 2021 avessi acquistato dollari, questo ti avrebbe permesso un guadagno di oltre l’8% grazie al tasso di cambio favorevole nei confronti dell’Euro. Inoltre per i più curiosi segnaliamo anche il notevole apprezzamento del Renminbi, la moneta della Repubblica Popolare Cinese, la quale ha segnato performance nei confronti dell’Euro superiori al 10% nell’anno appena trascorso. Questo trend mette in evidenza l’importanza di una corretta diversificazione di portafoglio anche in termini valutari che ci permette di poter cogliere performance su più fronti e allo stesso tempo diminuire il rischio del portafoglio di investimento. Hai Dollari nel tuo Portafoglio? Hai mai sentito parlare di diversificazione valutaria? CONTATACI !!! Conclusioni: Certo questi sono solo alcuni trend che hanno caratterizzato il 2021 e che, se correttamente individuati, avrebbero potuto farti evitare perdite ed essere fonte di guadagni. A volte rinunciamo a queste
Diversificare: come e perchè farlo

Quante volte vi sarà capitato di sottoscrivere una miriade di prodotti finanziari senza una vera strategia o addirittura concentrare tutto il capitale su un unico prodotto? Questo è tutt’altro che diversificare. Quindi cosa significa diversificare? Diversificare vuol dire suddividere l’importo investito su diversi strumenti finanziari, con l’obiettivo di frazionare il rischio globale del portafoglio. La diversificazione si basa sulla correlazione degli strumenti inseriti nel portafoglio e può essere operata utilizzando titoli che non si muovono nello stesso modo all’interno del mercato. Infatti non basta inserire a caso tanti strumenti nel portafoglio o, come spesso accade nelle banche, frammentare i propri investimenti in numerosi fondi senza una reale logica. Questo porterebbe senza alcun dubbio alla riduzione dei rendimenti senza però ridurre il rischio. Quali sono i vantaggi di una buona diversificazione? Mediante la diversificazione è possibile eliminare il cosiddetto “rischio specifico”, cioè il rischio peculiare di uno specifico strumento finanziario o di uno specifico emittente. Un portafoglio ben diversificato, quindi, ha meno rischio di subire grosse perdite ed allo stesso tempo cresce in maniera più stabile nel tempo. Quali sono i modi per diversificare? Esistono diversi modi per diversificare i propri investimenti: per asset class, per emittente, per esposizione geografica, per strategia, per settore o temi, per stile di investimento, per dimensione delle aziende, per valuta. Guardando in maniera più ampio l’intero patrimonio troviamo altri modi per diversificare, attraverso investimenti in beni non finanziari quali lusso, immobili, arte, metalli preziosi e oro fisico. Inoltre, a seguito dei profondi cambiamenti avvenuti sui mercati finanziari negli ultimi anni, oggi è possibile diversificare anche attraverso le criptovalute. Con l’aiuto di un bravo professionista è possibile trovare il giusto equilibrio.
Vuoi investire risparmiando tanti soldi? Noi possiamo aiutarti!

Quando ti rivolgi a Banche, Poste e Assicurazioni devi pensare a quanti costi devono sostenere ogni giorno per pagare affitti e spese, oltre agli stipendi di dipendenti e manager. Tutti questi costi vengono spalmati su noi risparmiatori ogni volta che acquistiamo un prodotto o servizio. Ma in che modo? Semplice, attraverso l’utilizzo di una consulenza “gratuita” ti spingeranno sempre a comprare i prodotti più costbosi tenendoti nascoste una marea di opportunità a basso costo! Da oltre 10 anni ci schieriamo dalla parte dei risparmiatori svelandogli ciò che banche, poste ed assicurazioni non dicono, facendogli risparmiare fino all’80% delle commissioni, aumentando così i loro guadagni. Se vuoi toccare con mano i reali benefici che potrai ottenere, ti offriamo la possibilità di conoscerci attraverso una analisi completamente gratuita in grado di aprirti gli occhi su costi, rischi e rendimenti dei tuoi investimenti. Per ottenere la tua analisi gratuita clicca il link che segue: https://www.familyofficeitalia.it/analisi_gratuita/
A chi hai affidato i tuoi Soldi?

Sei certo di avere messo i tuoi risparmi in buone mani? La possibilità che questo possa verificarsi è molto remota, circa lo 0,06%! Ecco perché In Italia, i soggetti abilitati alla raccolta del risparmio sono i seguenti: Le Banche Le Società di Intermediazione Mobiliare Poste Italiane, società ibrida con partecipazione statale Le Assicurazioni Tutte queste società, che possiamo considerare alla stregua di un qualsiasi negozio, per poter vendere i loro prodotti e servizi finanziari si avvalgono di una schiera di venditori, i consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede, pagati a provvigione e gli impiegati a cui affidano la vendita dei prodotti al pubblico, pagati a stipendio. Di seguito sono elencati quelli che vengono considerati consulenti: Consulenti dipendenti di società finanziarie o assicurative, stipendiati per vendere prodotti e servizi delle rispettive società. Consulenti dipendenti statali, che lavorano per Poste Italiane. Consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede (i così detti ex promotori finanziari) i quali non hanno un rapporto di dipendenza, ma ricevono un mandato esclusivo dalla società come procacciatori d’affari per vendere i loro prodotti e vengono pagati a provvigione. Purtroppo la disinformazione finanziaria, molto diffusa in Italia, ha generato l’errata concezione che in Banca, alle Poste o nelle Assicurazioni ci sono operatori esperti e competenti che si prendono cura dei nostri interessi, quando invece troviamo persone preparate solo a vendere prodotti per fare gli interessi di chi gli paga lo stipendio. Personalmente mi sono trovato faccia a faccia con alcuni dipendenti bancari che avevano collocato prodotti derivati, senza nemmeno conoscere i rischi dell’investimento, e a risparmiatori che in seguito ad aver perso molti soldi, si sono rivolti al nostro Studio. Allo stesso modo, abbiamo incontrato consulenti finanziari (ex Promotori Finanziari) che vendevano a tutti i loro clienti i soliti 4 prodotti più costosi per assicurarsi alte provvigioni, senza però preoccuparsi né dei risparmiatori né di quello che gli avevano venduto. Questi operatori vengono erroneamente chiamati “CONSULENTI” per confondere le idee dei risparmiatori perché in realtà le società finanziarie ed assicurative li educano alla vendita dei loro prodotti, nulla a che spartire con la CONSULENZA FINANZIARIA. Nel settore finanziario in Italia ci sono circa 600.000 operatori che vendono prodotti, mentre i veri professionisti del risparmio che sanno come seguire i vostri interessi, senza vendere alcun prodotto e senza alcun conflitto di interessi, sono circa 370. Questo significa che le possibilità di ricevere buoni consigli e di essere veramente seguiti si riduce allo 0,06%. In questa giungla commerciale, in cui tutti hanno qualche cosa da vendere, difendere i nostri risparmi è sempre più difficile, ma non impossibile. Informati sulla Consulenza Finanziaria Indipendente, scoprirai che in Italia ci sono professionisti che non hanno nulla da venderti ma sanno accompagnarti passo a passo nelle scelte d’investimento e nelle strategie più adatte a te, nella tua banca o dove è più conveniente per te. Questo perché hanno adeguate competenze finanziarie per valutare rischi, costi e rendimenti di qualsiasi investimento nel mercato e sanno come prendersi cura costantemente di tutti i tuoi investimenti.
5 Segreti per non perdere i tuoi risparmi
Risparmiare denaro è diventato sempre più impegnativo, spesso ci vogliono anni prima di poter accantonare un discreto patrimonio, per questo diventa indispensabile saper proteggere i tuoi soldi o quelli ricevuti in eredità. Oggi vedremo i 5 fattori fondamentali per riuscire a difendere il tuo patrimonio dalle insidie che possono presentarsi. Investire L’investimento è la migliore arma di tutela del nostro patrimonio, come avremmo sentiti dire innumerevoli volte, tenere i soldi sul conto ci diminuisce il potere di acquisto nel tempo a causa dell’inflazione. L’investimento però può essere fatto seguendo diverse strade: se sei esperto e conosci tutte le tipologie di strumenti puoi pensare di muoverti in autonomia o con un Consulente Bancario, selezionando i migliori investimenti adatti a te; diversamente invece, se non sei esperto l’unica soluzione è affidarsi ad un Consulente Indipendente che potrà darti un valido aiuto. Diversificare La diversificazione è alla base di qualunque buon investimento e nel lungo termine questa rimane sempre la maggior tutela per il tuo patrimonio e ti permette di diluire i potenziali rischi/rendimenti in diversi strumenti e mercati. I Consulenti Bancari molto spesso non curano questo aspetto perché hanno l’obbiettivi commerciali per vendere i loro investimenti e tendono a spezzettare il tuo salvadanaio in tanti prodotti “simili”, per questo motivo le alternative sono solo due: arrangiarsi in autonomia o affidarti ad un Consulente Indipendente che ti spiegherà come diversificare i tuoi risparmi utilizzando strumenti non correlati tra loro che ti permette di avere un portafoglio che reagisce bene nelle diverse fasi di mercato. Costi Anche i costi sono un aspetto importante da considerare, infatti se sottoscrivi prodotti molto costosi o inefficienti rischi di far guadagnare solo chi te li ha venduti. Avere ben chiaro quanto spendiamo ogni anno per i nostri investimenti e capire l’impatto che questi possono avere sul tuo rendimento finale è un aspetto chiave. È importante ribadire ancora una volta che attraverso un Consulente Bancario sarà molto difficile poter risparmiare perché c’è un conflitto di interessi che spingerà sempre il venditore a proporti i titoli più vantaggiosi per la Banca (che gli paga lo stipendio), per questo i tuoi rendimenti saranno in conclusione sempre più risicati. Con un Consulente Indipendente potrai agevolmente superare queste insidie e sarai orientato verso strumenti efficienti risparmiando fino all’80% dei costi, oppure affidarti alla tua conoscenza/esperienza per guidare le tue scelte. Se pensate di non aver ben chiaro questo aspetto e siete curiosi di sapere quanto potete realmente risparmiare ogni anno, al seguente link potrete ricevere la vostra Analisi Gratuita Crearsi una strategia La strategia è ciò che “guida” l’investimento e può veramente fare la differenza rispetto ad un investimento improvvisato e lasciato alla deriva. I consulenti Bancari come abbiamo già visto, guadagnano solo dalla vendita dei prodotti e non sono pagati per seguire l’andamento dei tuoi investimenti, tanto meno per ideare una strategia su misura per te! (molti risparmiatori sono erroneamente convinti del contrario). Pianificare il tuo investimento ti mette in condizione di sapere sempre cosa fare in tutte le diverse situazioni di mercato, evitandoti lo stress emotivo che condiziona negativamente le tue decisioni. Inoltre ti fornisce sempre la tua posizione esatta rispetto al caos generato dal mercato (volatilità) Se vuoi saperne di più della strategia distintiva utilizzata dal nostro Studio di Consulenza Indipendente visita il nostro sito al link che segue: Scopri INVESTIMENTO PROTETTO !!! Verifica-manutenzione-controllo In ultimo, ma non per questo meno importante, è indispensabile la VERIFICA costante dei tuoi investimenti per poter effettuare un’adeguata manutenzione. La MANUTENZIONE è composta da tutte quello operazioni necessarie per riuscire a portare a casa i guadagni raggiunti, per sostituire i titoli esausti e poco redditizi e specialmente, in caso di mercato in flessione, per riuscire a liquidare i titoli evitando potenziali perdite. Il CONTROLLO infine, consiste nel sovrapporre l’andamento del nostro portafoglio titoli con gli obiettivi di investimento che vuoi raggiungere, segnalandoci quali accorgimenti strategici dobbiamo utilizzare per correggere eventuali distorsioni. Questo particolare modo di seguire i tuoi investimenti è una prerogativa del nostro Studio di Consulenza Indipendente che non potrai ricevere da altri. Certe attenzioni caratterizzano e proteggono gli investimenti di tutti i nostri clienti. (Scopri la Nostra Strategia Distintiva !!! ) Se vuoi avere risultati diversi, devi fare qualcosa che non hai mai fatto
Quante polizze vita hai sottoscritto ?

La polizza vita è uno dei pochi strumenti che offrono ancora buoni guadagni a chi li vende. Per questo motivo quasi ogni italiano ne possiede almeno una, probabilmente anche tu sarai tra questi senza nemmeno rendertene conto. Banche e Promotori Finanziari, ovvero gli intermediari/venditori di professione, non si sono certo limitati a venderle a chi ne ha veramente bisogno, hanno certamente colto la palla al balzo e tappezzare tutte le case di contratti assicurativi, raccogliendo nel solo 2019 oltre 120miliardi di Euro. Un dato molto significativo che evidenzia quanta disinformazione finanziaria c’è ancora in Italia (paragonabile ai paesi del terzo mondo) e quanto possano far arricchire Banche, Assicurazioni e tutta la rete dei venditori. Le Società che si sono distinte maggiormente in questa corsa ad addossare il maggior numero di polizze è Banca Generali seguita da Intesa Sanpaolo e Poste Vita. Seguono Allianz, Aviva, Unipol, AXA, BNP Paribas Cardif Vita e Credit Agricole Assurance Vita. Pensare che basterebbe rivolgersi ad un consulente indipendente, oppure leggere i prospetti informativi delle polizze per rendersi conto della complessità, poca trasparenza e dei costi elevati che possono arrivare a superare anche il 5% all’anno.