Diversificare: come e perchè farlo

Quante volte vi sarà capitato di sottoscrivere una miriade di prodotti finanziari senza una vera strategia o addirittura concentrare tutto il capitale su un unico prodotto? Questo è tutt’altro che diversificare. Quindi cosa significa diversificare? Diversificare vuol dire suddividere l’importo investito su diversi strumenti finanziari, con l’obiettivo di frazionare il rischio globale del portafoglio. La diversificazione si basa sulla correlazione degli strumenti inseriti nel portafoglio e può essere operata utilizzando titoli che non si muovono nello stesso modo all’interno del mercato. Infatti non basta inserire a caso tanti strumenti nel portafoglio o, come spesso accade nelle banche, frammentare i propri investimenti in numerosi fondi senza una reale logica. Questo porterebbe senza alcun dubbio alla riduzione dei rendimenti senza però ridurre il rischio. Quali sono i vantaggi di una buona diversificazione? Mediante la diversificazione è possibile eliminare il cosiddetto “rischio specifico”, cioè il rischio peculiare di uno specifico strumento finanziario o di uno specifico emittente. Un portafoglio ben diversificato, quindi, ha meno rischio di subire grosse perdite ed allo stesso tempo cresce in maniera più stabile nel tempo. Quali sono i modi per diversificare? Esistono diversi modi per diversificare i propri investimenti: per asset class, per emittente, per esposizione geografica, per strategia, per settore o temi, per stile di investimento, per dimensione delle aziende, per valuta. Guardando in maniera più ampio l’intero patrimonio troviamo altri modi per diversificare, attraverso investimenti in beni non finanziari quali lusso, immobili, arte, metalli preziosi e oro fisico. Inoltre, a seguito dei profondi cambiamenti avvenuti sui mercati finanziari negli ultimi anni, oggi è possibile diversificare anche attraverso le criptovalute. Con l’aiuto di un bravo professionista è possibile trovare il giusto equilibrio.
Vuoi investire risparmiando tanti soldi? Noi possiamo aiutarti!

Quando ti rivolgi a Banche, Poste e Assicurazioni devi pensare a quanti costi devono sostenere ogni giorno per pagare affitti e spese, oltre agli stipendi di dipendenti e manager. Tutti questi costi vengono spalmati su noi risparmiatori ogni volta che acquistiamo un prodotto o servizio. Ma in che modo? Semplice, attraverso l’utilizzo di una consulenza “gratuita” ti spingeranno sempre a comprare i prodotti più costbosi tenendoti nascoste una marea di opportunità a basso costo! Da oltre 10 anni ci schieriamo dalla parte dei risparmiatori svelandogli ciò che banche, poste ed assicurazioni non dicono, facendogli risparmiare fino all’80% delle commissioni, aumentando così i loro guadagni. Se vuoi toccare con mano i reali benefici che potrai ottenere, ti offriamo la possibilità di conoscerci attraverso una analisi completamente gratuita in grado di aprirti gli occhi su costi, rischi e rendimenti dei tuoi investimenti. Per ottenere la tua analisi gratuita clicca il link che segue: https://www.familyofficeitalia.it/analisi_gratuita/
A chi hai affidato i tuoi Soldi?

Sei certo di avere messo i tuoi risparmi in buone mani? La possibilità che questo possa verificarsi è molto remota, circa lo 0,06%! Ecco perché In Italia, i soggetti abilitati alla raccolta del risparmio sono i seguenti: Le Banche Le Società di Intermediazione Mobiliare Poste Italiane, società ibrida con partecipazione statale Le Assicurazioni Tutte queste società, che possiamo considerare alla stregua di un qualsiasi negozio, per poter vendere i loro prodotti e servizi finanziari si avvalgono di una schiera di venditori, i consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede, pagati a provvigione e gli impiegati a cui affidano la vendita dei prodotti al pubblico, pagati a stipendio. Di seguito sono elencati quelli che vengono considerati consulenti: Consulenti dipendenti di società finanziarie o assicurative, stipendiati per vendere prodotti e servizi delle rispettive società. Consulenti dipendenti statali, che lavorano per Poste Italiane. Consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede (i così detti ex promotori finanziari) i quali non hanno un rapporto di dipendenza, ma ricevono un mandato esclusivo dalla società come procacciatori d’affari per vendere i loro prodotti e vengono pagati a provvigione. Purtroppo la disinformazione finanziaria, molto diffusa in Italia, ha generato l’errata concezione che in Banca, alle Poste o nelle Assicurazioni ci sono operatori esperti e competenti che si prendono cura dei nostri interessi, quando invece troviamo persone preparate solo a vendere prodotti per fare gli interessi di chi gli paga lo stipendio. Personalmente mi sono trovato faccia a faccia con alcuni dipendenti bancari che avevano collocato prodotti derivati, senza nemmeno conoscere i rischi dell’investimento, e a risparmiatori che in seguito ad aver perso molti soldi, si sono rivolti al nostro Studio. Allo stesso modo, abbiamo incontrato consulenti finanziari (ex Promotori Finanziari) che vendevano a tutti i loro clienti i soliti 4 prodotti più costosi per assicurarsi alte provvigioni, senza però preoccuparsi né dei risparmiatori né di quello che gli avevano venduto. Questi operatori vengono erroneamente chiamati “CONSULENTI” per confondere le idee dei risparmiatori perché in realtà le società finanziarie ed assicurative li educano alla vendita dei loro prodotti, nulla a che spartire con la CONSULENZA FINANZIARIA. Nel settore finanziario in Italia ci sono circa 600.000 operatori che vendono prodotti, mentre i veri professionisti del risparmio che sanno come seguire i vostri interessi, senza vendere alcun prodotto e senza alcun conflitto di interessi, sono circa 370. Questo significa che le possibilità di ricevere buoni consigli e di essere veramente seguiti si riduce allo 0,06%. In questa giungla commerciale, in cui tutti hanno qualche cosa da vendere, difendere i nostri risparmi è sempre più difficile, ma non impossibile. Informati sulla Consulenza Finanziaria Indipendente, scoprirai che in Italia ci sono professionisti che non hanno nulla da venderti ma sanno accompagnarti passo a passo nelle scelte d’investimento e nelle strategie più adatte a te, nella tua banca o dove è più conveniente per te. Questo perché hanno adeguate competenze finanziarie per valutare rischi, costi e rendimenti di qualsiasi investimento nel mercato e sanno come prendersi cura costantemente di tutti i tuoi investimenti.
5 Segreti per non perdere i tuoi risparmi
Risparmiare denaro è diventato sempre più impegnativo, spesso ci vogliono anni prima di poter accantonare un discreto patrimonio, per questo diventa indispensabile saper proteggere i tuoi soldi o quelli ricevuti in eredità. Oggi vedremo i 5 fattori fondamentali per riuscire a difendere il tuo patrimonio dalle insidie che possono presentarsi. Investire L’investimento è la migliore arma di tutela del nostro patrimonio, come avremmo sentiti dire innumerevoli volte, tenere i soldi sul conto ci diminuisce il potere di acquisto nel tempo a causa dell’inflazione. L’investimento però può essere fatto seguendo diverse strade: se sei esperto e conosci tutte le tipologie di strumenti puoi pensare di muoverti in autonomia o con un Consulente Bancario, selezionando i migliori investimenti adatti a te; diversamente invece, se non sei esperto l’unica soluzione è affidarsi ad un Consulente Indipendente che potrà darti un valido aiuto. Diversificare La diversificazione è alla base di qualunque buon investimento e nel lungo termine questa rimane sempre la maggior tutela per il tuo patrimonio e ti permette di diluire i potenziali rischi/rendimenti in diversi strumenti e mercati. I Consulenti Bancari molto spesso non curano questo aspetto perché hanno l’obbiettivi commerciali per vendere i loro investimenti e tendono a spezzettare il tuo salvadanaio in tanti prodotti “simili”, per questo motivo le alternative sono solo due: arrangiarsi in autonomia o affidarti ad un Consulente Indipendente che ti spiegherà come diversificare i tuoi risparmi utilizzando strumenti non correlati tra loro che ti permette di avere un portafoglio che reagisce bene nelle diverse fasi di mercato. Costi Anche i costi sono un aspetto importante da considerare, infatti se sottoscrivi prodotti molto costosi o inefficienti rischi di far guadagnare solo chi te li ha venduti. Avere ben chiaro quanto spendiamo ogni anno per i nostri investimenti e capire l’impatto che questi possono avere sul tuo rendimento finale è un aspetto chiave. È importante ribadire ancora una volta che attraverso un Consulente Bancario sarà molto difficile poter risparmiare perché c’è un conflitto di interessi che spingerà sempre il venditore a proporti i titoli più vantaggiosi per la Banca (che gli paga lo stipendio), per questo i tuoi rendimenti saranno in conclusione sempre più risicati. Con un Consulente Indipendente potrai agevolmente superare queste insidie e sarai orientato verso strumenti efficienti risparmiando fino all’80% dei costi, oppure affidarti alla tua conoscenza/esperienza per guidare le tue scelte. Se pensate di non aver ben chiaro questo aspetto e siete curiosi di sapere quanto potete realmente risparmiare ogni anno, al seguente link potrete ricevere la vostra Analisi Gratuita Crearsi una strategia La strategia è ciò che “guida” l’investimento e può veramente fare la differenza rispetto ad un investimento improvvisato e lasciato alla deriva. I consulenti Bancari come abbiamo già visto, guadagnano solo dalla vendita dei prodotti e non sono pagati per seguire l’andamento dei tuoi investimenti, tanto meno per ideare una strategia su misura per te! (molti risparmiatori sono erroneamente convinti del contrario). Pianificare il tuo investimento ti mette in condizione di sapere sempre cosa fare in tutte le diverse situazioni di mercato, evitandoti lo stress emotivo che condiziona negativamente le tue decisioni. Inoltre ti fornisce sempre la tua posizione esatta rispetto al caos generato dal mercato (volatilità) Se vuoi saperne di più della strategia distintiva utilizzata dal nostro Studio di Consulenza Indipendente visita il nostro sito al link che segue: Scopri INVESTIMENTO PROTETTO !!! Verifica-manutenzione-controllo In ultimo, ma non per questo meno importante, è indispensabile la VERIFICA costante dei tuoi investimenti per poter effettuare un’adeguata manutenzione. La MANUTENZIONE è composta da tutte quello operazioni necessarie per riuscire a portare a casa i guadagni raggiunti, per sostituire i titoli esausti e poco redditizi e specialmente, in caso di mercato in flessione, per riuscire a liquidare i titoli evitando potenziali perdite. Il CONTROLLO infine, consiste nel sovrapporre l’andamento del nostro portafoglio titoli con gli obiettivi di investimento che vuoi raggiungere, segnalandoci quali accorgimenti strategici dobbiamo utilizzare per correggere eventuali distorsioni. Questo particolare modo di seguire i tuoi investimenti è una prerogativa del nostro Studio di Consulenza Indipendente che non potrai ricevere da altri. Certe attenzioni caratterizzano e proteggono gli investimenti di tutti i nostri clienti. (Scopri la Nostra Strategia Distintiva !!! ) Se vuoi avere risultati diversi, devi fare qualcosa che non hai mai fatto
Quante polizze vita hai sottoscritto ?

La polizza vita è uno dei pochi strumenti che offrono ancora buoni guadagni a chi li vende. Per questo motivo quasi ogni italiano ne possiede almeno una, probabilmente anche tu sarai tra questi senza nemmeno rendertene conto. Banche e Promotori Finanziari, ovvero gli intermediari/venditori di professione, non si sono certo limitati a venderle a chi ne ha veramente bisogno, hanno certamente colto la palla al balzo e tappezzare tutte le case di contratti assicurativi, raccogliendo nel solo 2019 oltre 120miliardi di Euro. Un dato molto significativo che evidenzia quanta disinformazione finanziaria c’è ancora in Italia (paragonabile ai paesi del terzo mondo) e quanto possano far arricchire Banche, Assicurazioni e tutta la rete dei venditori. Le Società che si sono distinte maggiormente in questa corsa ad addossare il maggior numero di polizze è Banca Generali seguita da Intesa Sanpaolo e Poste Vita. Seguono Allianz, Aviva, Unipol, AXA, BNP Paribas Cardif Vita e Credit Agricole Assurance Vita. Pensare che basterebbe rivolgersi ad un consulente indipendente, oppure leggere i prospetti informativi delle polizze per rendersi conto della complessità, poca trasparenza e dei costi elevati che possono arrivare a superare anche il 5% all’anno.
LA TRASPARENZA TRADITA

Sono trascorsi 3 anni da quando l’Europa ha voluto introdurre la trasparenza di costi e commissioni di Banche e reti di vendita, con lo scopo di rendere partecipe i risparmiatori del reale esborso sostenuto per i loro investimenti, utilizzando informazioni chiare e corrette, non fuorvianti. La richiesta europea in Italia (pese fortemente bancocentrico) è stata disciplinata da CONSOB, la quale gli ha dato adeguata forma e seguito, tenendo presente che Banche e Reti di vendita, attraverso le loro associazioni, hanno mitigato gli intenti europei, rinunciando quindi all’ambizioso obiettivo di realizzare una pietra miliare a beneficio del cittadino risparmiatore, che da sempre sostiene economicamente il sistema finanziario nazionale. A questo proposito il sole 24ore ha pubblicato un’indagine sull’argomento, facendo emergere quelle contraddizioni che ci distanziano dall’Europa. Il principio di trasparenza infatti, quando viene espresso nel nostro paese assume un significato diverso, pressoché aleatorio. Proprio dove è richiesta la massima trasparenza e l’uniformità dei prospetti informativi, per rendere Banche e Servizi facilmente comparabili tra i diversi fornitori, assistiamo invece ad un pot-pourri di prospetti, tabelle e dati differenti tra tutti gli attori, in grado di annullare qualsiasi efficacia. Per completare il quadro possiamo aggiungere che, salvo pochissime eccezioni, i prospetti sono “annegati” in un mare di carta colorata con grafici, pubblicità ed informazioni superficiali, che rendono ancora più difficile individuare le informazioni utili. In questa tabella predisposta dal sole24ore, possiamo vedere quali siano le informazioni rilasciate da 9 intermediari (gli unici disponibili tra i tanti). Appare evidente che Banche e reti di vendita attraverso l’invio di questa documentazione cercano di soddisfare i requisiti minimi predisposti dall’Europa, senza minimamente preoccuparsi di mandare segnali chiari ai propri clienti. Ogni singolo operatore restituisce ai propri clienti informazioni diverse, difficilmente comparabili tra di loro ed inserite all’interno di relazioni composte anche da decine di pagine.
Consulenti finanziari VS Consulenti Indipendenti

La consulenza indipendente studia qualsiasi prodotto finanziario sul mercato per determinare se è veramente adatto al cliente. È in grado di sapere dove acquistarlo alle migliori condizioni, risparmiando fino all’85% di costi e commissioni. Dopo l’acquisto dei titoli, il cliente verrà seguito passo a passo, segnalando quando è necessario portare a casa i guadagni raggiunti, quando sostituire i titoli “stanchi” o scaduti e soprattutto, quando liquidarli per evitare eventuali perdite. La consulenza bancaria studia come venderti i prodotti più vantaggiosi per la stessa Banca, senza preoccuparsi degli interessi del cliente. Utilizzano un elenco dei prodotti più vantaggiosi per l’Istituto e vendono a tutti i clienti sempre gli stessi prodotti, spesso vincolando per anni i tuoi risparmi per guadagnare maggiori commissioni nel tempo. In seguito averti venduto quello che interessava loro, non si fanno più sentire fino a quando non hanno qual cosa altro da venderti. La consulenza indipendente è dalla tua parte e non ti abbandona mai !
Uscire dal gregge . . . ti conviene !

La maggior parte dei risparmiatori NON ha competenze in materia finanziaria e quando si rivolgono alla propria banca o consulente finanziario, sono convinti di ricevere consigli utili ai loro interessi. Poi però si stupiscono quando non riescono a raggiungere risultati soddisfacenti o addirittura, perdono una parte dei propri risparmi. Sembra infatti che le tecniche di vendita utilizzate dai consulenti (stipendiati dalle Banche) siano molto efficaci a vendere qualsiasi investimento, anche se inutile o dannoso alle tue finanze. Il sistema finanziario infatti è concepito per la vendita di prodotti e servizi finanziari a principale beneficio di Banche ed Assicurazioni le quali, per continuare ad aumentare le loro ricchezze, pagano eserciti di consulenti/venditori per spremere il “gregge dei risparmiatori”. Se vuoi uscire da questa logica passiva devi imparare a distinguerti dal “gregge” e per questo, ci sono solo 2 modi utili per riuscirci: puoi leggere e studiare la materia finanziaria per raggiungere il livello minimo indispensabile per meglio affrontare le proposte della tua Banca, evitando di cadere nelle “trappole” dei venditori; Oppure affidati ad un consulente indipendente che non ha nulla da vendere, ma solo buoni consigli per orientare le tue scelte e soddisfare le tue aspettative. Il primo punto ti permetterà, nel tempo, di raggiungere l’indipendenza finanziaria necessaria per essere autosufficiente. Il secondo punto ti permetterà, fin da subito, di pensare ai tuoi risparmi trovando le soluzioni più adatte ai tuoi interessi, inoltre potrai relazionarvi con un professionista in grado di rispondere a tutte le tue domande in modo chiaro e trasparente. Se ti stà veramente a cuore il futuro delle tue finanze, affidati ad un professionista indipendente, i benefici ottenuti sono di gran lunga superiori all’importo della sua parcella. Un consulente indipendente opera in assenza di conflitti di interesse e non potrà mai venire a contatto con il tuo patrimonio. Vieni a scoprire i reali benefici della consulenza indipendente.
I COSTI NASCOSTI E LA PARCELLA TRASPARENTE

Oggi le banche per poter generare ricavi sempre più alti si concentrano sul fronte delle commissioni, non le classiche commissioni sui conti correnti, che sempre più spesso sono gratuite per attirare nuovi clienti, ma quelle di “gestione” che i risparmiatori pagano quotidianamente, per tutta la durata dell’investimento, spesso senza rendersene conto. Le commissioni di gestione, generalmente di difficile comprensione per i risparmiatori, sono molto ambite da chi vende strumenti finanziari perché sono “implicite” nell’investimento, quindi non sono percepite dell’utente finale. Inoltre si calcolano in percentuale sul capitale investito e si pagano per tutta la durata dell’investimento, determinando un elevato costo nel tempo. Infatti, quando acquistate un prodotto di risparmio gestito, come ad esempio: fondi comuni, gestioni patrimoniali o gestioni assicurative, le commissioni che voi andrete a pagare nel tempo costituiscono una vera e propria rendita continuativa sia per la Banca che per chi vi ha venduto l’investimento. Di seguito sono mostrati fino a quanto ci possono costare diversi tipi di investimenti i quali spesso ci vengono proposti in banca: Banche ed assicurazioni avvalendosi della bassa cultura finanziaria presente nel nostro paese riescono ancora oggi con facilità a collocare strumenti molto costosi e quindi inefficienti, non a caso nel nostro paese le banche sono tra le più care d’Europa. Va ricordato che in finanza, spendere molto in commissioni per un prodotto/fondo non è sinonimo di un prodotto migliore, anzi, nella stragrande maggioranza dei casi è proprio il contrario. Infatti pagare molte commissione si ripercuote sul rendimento che anno per anno il nostro strumento genererà. Per dare una migliore idea dell’impatto che i costi hanno sull’investimento guardiamo la seguente tabella: Commissioni annue su 100.000 € ETF 0,5% Fondo 3% Costi sostenuti in 1 anno 500,00 € 3.000,00 € Costi sostenuti in 5 anno 2.500,00 € 15.000,00 € Costi sostenuti in 10 anno 5.000,00 € 30.000,00 € Non diventare una vittima del mercato commerciale, affidati alla consulenza indipendente che a fronte di una parcella “trasparente” è in grado di assisterti nelle migliore scelte, esclusivamente nel tuo interesse, dato che sei proprio tu a pagare. Per le persone meno attente all’innovazione finanziaria, la consulenza indipendente viene percepita come qualche cosa di strano, ma che in realtà fuori dall’Italia già da decenni si sta rivelando una chiave vincente per gli investitori. Nel tempo metterà in secondo piano quello che una volta era l’unica consulenza: la consulenza bancaria fatta da dipendenti bancari pagati dalle stesse banche e quindi in chiaro conflitto di interessi.
Consulenza indipendente e strumenti efficienti: ETF

Uno dei più rappresentativi titoli efficienti attualmente presenti sul mercato sono gli ETF (Exchange-Traded Fund), approdati in Italia nel 2002 con quasi 10 anni di ritardo dalla loro comparsa sul mercato americano, questi strumenti stanno vivendo una crescita in termini di capitale gestito che sta probabilmente facendo preoccupare il sistema bancario e in maniera particolare gli ex promotori ad oggi chiamati consulenti finanziari. L’utilizzo di ETF infatti permette di risparmiare fino al 90% delle commissioni che si andrebbero a pagare per i tradizionali fondi comuni (esclusivamente utilizzati dai consulenti delle reti di vendita). Questo aspetto sempre più noto e diffuso sta portando i risparmiatori, grazie alla maggiore consapevolezza che stanno acquisendo, a prediligere questo genere di strumento rispetto ad altri. Grazie a questo, il mercato della consulenza finanziaria si sta muovendo oggi più che mai verso la consulenza indipendente, che proprio per il suo carattere di trasparenza legato al pagamento della parcella da parte del cliente permette di avere a disposizione tutti gli strumenti efficienti presenti sul mercato tra cui gli ETF. Un fenomeno che le banche stanno cercando da sempre di contrastare con i loro prodotti ricchi di costi. L’introduzione sul mercato degli ETF e la grande diffusione di informazioni hanno permesso una maggiore trasparenza sui costi che i risparmiatori pagano per i prodotti bancari-assicurativi, informazioni che un tempo risultavano di difficile comprensione ma che oggi stanno rendendo sempre più complicata la vendita di prodotti, il tutto a favore della consulenza indipendente. L’attività di banche, assicurazioni e consulenti tradizionali con il tempo sarà destinata a cedere il passo alla consulenza indipendente per effetto della maggiore consapevolezza dei risparmiatori, fino ad oggi costretti ad un sistema bancocentrico che riuscendo a sfruttare la scarsa cultura finanziaria ha saputo orientarsi alla vendita di prodotti finanziari nel proprio interesse.